ATS pro Terra Sancta | Disponi un lascito testamentario in favore della Terra Santa

Fare testamento

Facendo testamento ognuno di noi ha la possibilità di decidere la destinazione dei propri beni tra gli eredi e può inoltre beneficiare amici o persone altrimenti esclusi dall’eredità oppure enti che ci stanno a cuore.

La legge italiana tutela gli eredi anche in assenza di testamento, destinando a ciascuno di essi una quota dell’eredità secondo regole stabilite (successione legittima), ma scegliere in anticipo la suddivisione dei beni è importante al fine di evitare liti tra gli eredi.

La tutela degli eredi e la libertà del testatore

È opportuno sottolineare che includere nel testamento un lascito a favore dell’Associazione di Terra Santa non lede i diritti degli eredi perché ad essi spetta per legge parte dell’eredità, la quota di legittima o di riserva.

Fermo restando che la quota di legittima va intesa in senso quantitativo e non qualitativo (e che pertanto gli eredi hanno diritto ad un dato valore e non a una determinata composizione della quota), l’entità della quota disponibile dipende dal numero e dal grado di parentela degli eredi.

Gli eredi legittimari, ovvero coloro che non possono essere esclusi dall’eredità, sono il coniuge anche separato purché senza colpa, e fino a quando non intervenga sentenza di divorzio. I figli, siano essi legittimi, adottivi o naturali e i genitori, ma solo in mancanza di figli.

Solo in assenza di eredi entro il sesto grado è possibile lasciare tutti i beni liberamente, a chi si desidera, e nominare eventualmente Associazione di Terra Santa erede universale.

Fare testamento è un gesto semplice

Il testamento può essere redatto in diverse forme. La più semplice ed economica è il testamento olografo, che il testatore redige da sé, senza avvalersi della consulenza notarile.

La stesura del documento non richiede una forma particolare (può per esempio essere scritto come una lettera), ma l’osservanza di alcuni requisiti fondamentali.

  1. la scrittura autografa del testatore (il testamento deve essere scritto interamente a mano dal testatore, senza l’ausilio di pc, macchine da scrivere o altro)
  2. la data;
  3. la firma.

In assenza di uno di questi 3 requisiti, il testamento risulta nullo. Il testamento deve essere custodito in un luogo sicuro e, se possibile, redatto in due copie autentiche, di cui una consegnata a una persona di fiducia. E’ anche possibile conservare il testamento olografo presso uno studio notarile, a fronte di una piccola spesa.

Se scegli di fare un lascito all’Associazione di Terra Santa, è necessario indicare con precisione l’indirizzo completo:
Associazione di Terra Santa
Via Matteo Boiardo, 16 – 00185 Roma

Un’altra forma molto utilizzata è il testamento pubblico, che viene redatto dal notaio sotto dettatura del testatore e alla presenza di due testimoni. Una volta scritto, il professionista procederà alla lettura del testamento, che conterrà il luogo, la data di ricevimento e l’ora della sottoscrizione e che dovrà quindi essere firmato dal testatore, dai testimoni e dal notaio stesso.

Della custodia del testamento si occuperà il notaio, che lo conserverà presso il proprio studio fino all’apertura e lo preserverà quindi dal pericolo di essere smarrito o distrutto.

Il testamento, in qualunque forma venga redatto può, in ogni momento, essere modificato o revocato.

Come disporre dei beni

Quando una persona viene a mancare, si apre la successione che ha per oggetto il passaggio dei beni agli eventuali eredi o legatari.

Se la persona non ha fatto testamento, è la legge che individua gli eredi a cui attribuire il patrimonio (successione legittima), che sono il coniuge, i figli (in assenza dei figli, i fratelli e gli ascendenti), e i parenti fino al sesto grado. In assenza di eredi e di disposizioni testamentarie, è lo Stato che eredita l’intero patrimonio.

Nel caso in cui la persona scelga di decidere lei stessa la destinazione dei propri beni e quindi regolarne la trasmissione (pur entro i limiti stabiliti dalla legge) può farlo redigendo un testamento (successione testamentaria). Solo così, avrà la libertà di beneficiare persone o enti altrimenti esclusi dall’eredità, sempre nel rispetto dei diritti degli eredi legittimari, e di suddividere i beni secondo la propria volontà.

Cosa possiamo ricevere in eredità

È possibile sostenere l’impegno dei frati in Terra Santa lasciando in eredità una somma di denaro, anche di piccola entità, oppure fondi di investimento o azioni; beni mobili come quadri o altri oggetti, o beni immobili, quali terreni, case, negozi.

È inoltre possibile beneficiare l’Associazione con il premio dell’assicurazione sulla vita che, non facendo parte dell’eredità, può essere lasciato a chi si desidera senza vincoli nei confronti degli eredi. In questo caso, non è necessario fare testamento, ma è sufficiente indicare il beneficiario alla stipula della polizza o successivamente, nel caso in cui la polizza sia già stata stipulata. È infatti possibile cambiare il beneficiario in ogni momento.

Anche il TFR (Trattamento di Fine Rapporto) può essere lascito in eredità ad Associazione di Terra Santa, ma solo in assenza di coniuge, figli e parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo a carico del lavoratore.

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